I GIARDINI E I PARCHI DI PARIGI
Immergiti nei parchi di Parigi con noi!
I giardini e i parchi di Parigi: introduzione
Parigi offre ai turisti numerosi jardins, cioè parchi e aree verdi dove passeggiare e riposarsi, soprattutto in estate, quando la canicola attanaglia la città.
Ce ne sono per tutti i gusti, dall’eleganza antica del Jardin du Luxembourg alla bellezza selvaggia del Jardin Sauvage di Montmartre, senza dimenticarsi del Bois de Boulogne e del Bois de Vincennes, dei veri e propri boschi alle porte della città.
A una trentina di chilometri dalla città, infine, sorge la reggia di Versailles, con il suo enorme parco di più di 800 ettari, riconosciuto dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Sempre nei dintorni di Parigi, a una settantina di chilometri a sud ma raggiungibile facilmente anche in treno, si trova il castello di Fontaineblue, circondato da un vasto parco, attraversato da stagni e corsi d’acqua, e dove i giardini voluti da Caterina de Medici si possono visitare in primavera.
In quasi tutti i parchi di Parigi ci sono aree di gioco dedicate ai bambini e aree dove svolgere attività sportiva, fra cui anche la pista dove giocare alla pétanque (il gioco di bocce molto amato dai parigini).
Inoltre potrai trovare caffè e ristoranti dove sorseggiare qualcosa di fresco all’aperto, godendoti il vento e il sole, magari lavorando con il tuo laptop, dal momento che praticamente tutti i giardini di Parigi sono dotati di wifi gratuito.
I GIARDINI E I PARCHI DI PARIGI, SALTA A:
I GIARDINI E I PARCHI DI PARIGI - LA MAPPA
Ecco un utile mappa per orientarti tra i giardini e i parchi di Parigi. Ti consigliamo inoltre di scaricarti Citymapper, per creare in tempo reale percorsi utilizzando i mezzi pubblici e non solo. Utilissima App per Parigi e tantissime altre città!
JARDIN DU LUXEMBOURG
Il Jardin du Luxembourg, nel VI° arrondissement, è sicuramente uno dei parchi di Parigi più visitato e amato dai parigini e dai turisti perchè rappresenta un’oasi di verde e pace in mezzo alla città.
La costruzione del parco e del palazzo omonimo iniziò nel 1615 quando Maria de Medici, vedova di Enrico IV e reggente al trono di Francia, stanca di vivere nel palazzo del Louvre, decise la costruzione di un palazzo all’italiana e di un giardino progettato su misura per lei, in una zona allora periferica della città.
Oggi il Palazzo del Lussemburgo è sede del Senato francese. E’ un importante esempio di architettura barocca, con una pianta ad U, che ricorda, per l’uso del bugnato, Palazzo Pitti di Firenze.
Anche i giardini sono stati progettati ad imitazione di quelli del Boboli, con fontane, siepi e boschetti. Fra le statue presenti nel giardino, si può trovare una riproduzione della Statua della Libertà che i francesi donarono agli Stati Uniti come simbolo di amicizia in occasione del centenario della dichiarazione di indipendenza nel 1776.
Un’ altra copia della statua della Libertà si può ammirare lungo la Senna, all’altezza del ponte Grenell.
Il giardino del Lussemburgo, di circa 22 ettari, fu aperto dal 1778 alla popolazione di Parigi che, dietro pagamento di un piccolo pedaggio, poteva entrarci per fare picnic e mangiare la frutta direttamente dagli alberi.
La tradizione dei picnic domenicali è ancora viva oggi. La domenica mattina, infatti, molti parigini vanno al Jardin du Luxembourg con i cestini per fare colazione o pranzo sull’erba. Molti bambini portano con sé barche di legno o radiocomandate per fare le gare sul laghetto al centro del giardino.
Davanti alla facciata occidentale del palazzo vi è una lunga vasca, ombreggiata da alberi, che termina nella Fontana de’ Medici, voluta dalla stessa Maria de Medici.
Ispirata alla metamorfosi di Ovidio, la fontana è composta dalla statua in marmo bianco del pastorello Aci e della nereide Galatea, teneramente abbracciati, ignari del fatto di essere spiati dal gigante Polifemo, innamorato non corrisposto, della ninfa, la cui statua in bronzo domina la scena
In alto sulla fontana si può vedere lo stemma della famiglia de Medici.
Nel parco c’è un teatro delle marionette, un frutteto con circa 600 esemplari diversi di mele e pere e un giardino all’inglese voluto da Napoleone Bonaparte.
Il giardino del Lussemburgo, fra i parchi a Parigi, è quello che ha avuto riconoscimento letterario: viene citato come luogo di incontro fra Colette e Marius nei Miserabili di Victor Hugo. PARCHI DI PARIGI PARCHI A PARIGI
JARDIN DE TUILERIES
In una posizione strategica fra il Museo del Louvre e Place de la Concorde, il Jardin de Tuileries fu il primo fra i parchi di Parigi ad essere aperto al pubblico.
Caterina de Medici, stufa di vivere nel palazzo del Louvre, decise di iniziare la costruzione di un palazzo con un giardino che ricordava quelli della sua amata Firenze. Scelse per costruire il suo palazzo un’area che si estendeva dal Louvre alla Senna, dove sorgevano le botteghe, chiamate tuileries, che fabbricavano le tegole per gli edifici pubblici.
Per il giardino convocò da Firenze un architetto paesaggista perché realizzasse un giardino all’italiana, con fontane e statue, un labirinto e una grotta. Il giardino voluto da Caterina de Medici era uno spazio chiuso, percorso da viottoli e aiuole, protetto da un alto muro che lo separava dalla strada che portava al palazzo delle Tuileries. In questo giardino, Caterina celebrò sontuose feste. Fu celebrato qui anche il matrimonio della figlia di Caterina, Margherita de Valois, con Enrico IV di Francia.
Quando la corte di Francia fu trasferita a Versailles, i giardini e il palazzo de Tuileries finirono in stato di abbandono e solo con Luigi XIV, dopo più di quarant’anni di incuria, il giardino venne rimesso in ordine. Venne convertito in un giardino alla francese da André la Nôtre, nipote di uno dei giardinieri di Caterina de Medici. Vennero costruiti viali simmetrici e terrazze panoramiche perchè il giardino potesse essere apprezzato in tutta la sua bellezza se visto dall’alto come quello di Versailles.
Nel 1667, su petizione di Charles Perrault, l’autore della fiaba della Bella addormentata, venne aperto al pubblico e divenne luogo di ritrovo della nobiltà parigina.
Rimase aperto al pubblico fino allo scoppio della Rivoluzione francese, quando il re Luigi XVI venne incarcerato nel palazzo delleTuileries e il giardino divenne parte della prigionia della famiglia reale. Dopo la condanna a morte del sovrano, il Jardin de Tuileries divenne Jardin National e riaperto al pubblico. Numerose statue vennero portate qui dalle residenze reali per poter essere esposte e ammirate.
Napoleone Bonaparte, che aveva scelto di vivere al palazzo delle Tuileries, decise di unire i giardini
al Louvre e fece costruire un Arco di Trionfo, ispirato all’arco di Settimo Severo a Roma, per impressionare i diplomatici in visita. Iniziò a usare il giardino per le parate militari e per celebrare gli eventi speciali. Di qui passò il lungo corteo nuziale quando sposò l’arciduchessa Maria Luisa d’Austria.
Nel 1870, il palazzo delle Tuileries fu distrutto dalla Comune ma i giardini rimasero intatti e sono sopravvissuti fino ai giorni nostri come giardini pubblici, la cui gestione oggi è affidata al Museo del Louvre.
Essendo in un punto strategico, fra il Louvre e Place de la Corcorde, il giardino viene percorso tutti i giorni da centinaia di persone. Lungo i viali principale si possono ammirare, fra le altre, alcune statue in bronzo di Auguste Rodin. Sul limite occidentale del parco, vicino alla Senna, si può visitare la Orangerie, oggi diventata Museo di pittura impressionista e post-impressionista. In questo Museo si può ammirare fra gli altri quadri, Le ninfee di Claude Monet.
In estate, infine, durante le Fête des Tuileries, tutto il parco si trasforma in un enorme luna park con tanto di ruota panoramica e fuochi artificiali.
CHAMPS DE MARS
Sulla rive gauche nel VII arrondissement, il Champs de Mars è un vasto parco pubblico di Parigi che confina a nord con la Tour Eiffel e a sud con la École militaire.
Commissionato da Luigi XV per far addestrare gli allievi ufficiali, il giardino prende il suo nome dal Campo Marzio (consacrato al dio della guerra Marte) dove si svolgevano gli addestramenti militari dell’antica Roma.
Fu usato durante la Rivoluzione francese per le celebrazioni ufficiali. Qui venne ghigliottinato nel novembre del 1793 Jean Sylvain Bailly, astronomo e matematico, primo sindaco di Parigi e primo presidente della Assemblea Nazionale di Francia.
Il giardino ha ospitato numerose esposizioni universali, fra cui quella del 1889 in cui fu inaugurata la Tour Eiffel.
Al suo interno si trova il Monumento dei diritti dell’uomo e del cittadino, voluto dal presidente Mitterrand per celebrare il bicentenario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Dal parco si può ammirare la Tour Eiffel in tutto il suo splendore.
Per la festa nazionale, il 14 luglio, agli Champs de Mars si tiene il concerto sinfonico gratuito offerto dalla Orchestra nazionale di Francia. Ogni anno circa 500.000 persone partecipano a questo evento. Alla fine del concerto, questo parco è uno dei posti migliori per assistere allo spettacolo dei fuochi di artificio che vengono sparati dalla Tour Eiffel.
Photo by Il Vagabiondo on Unsplash
TROCADERO
I giardini del Trocadero, nel XVI arrondissement, sono uno spazio verde molto amato dai parigini e dai turisti situati fra il palazzo di Chaillot e il ponte di Iéna. I giardini offrono una vista spettacolare sulla Tour Eiffel, che sorge proprio di fronte sull’altra sponda della Senna.
Il nome del parco fa riferimento alla Battaglia del Trocadero, combattuta nel 1823 contro gli spagnoli.
Un primo giardino fu creato per la Esposizione Universale del 1878, quando il Trocadero era un palazzo in stile orientale, con tanto di cupole e minareti. Nel 1937 in occasione di una successiva Esposizione Universale, venne abbattuto quel Palazzo del Trocadero e ricostruito e i giardini vennero sistemati come li possiamo ammirare oggi.
Al loro interno si può ammirare la Fontana di Varsavia, composta da una serie di piccole vasche con dei giochi d’acqua collegate ad una grande vasca centrale costeggiata ai lati da filari di alberi ed ornata di sculture in bronzo e in pietra. Di notte, la fontana con i suoi potenti getti d’acqua illuminati crea uno spettacolo incantevole.
Lungo i viali del giardino si possono ammirare numerose sculture, alcune risalenti agli anni Trenta, tra cui le statue in pietra L’Homme di Pierrre Traverse e La Femme di Daniel Bacqué.
E’ uno dei parchi di Parigi più amati per la sua tranquillità, visto che si trova in un quartiere residenziale, lontano dalle vie dello shopping e dai monumenti più visitati. Al suo interno potete visitare l’acquario Cinéaqua, aperto nel 1867, il primo acquario costruito nel mondo e ancora oggi l’acquario più grande di Francia.
JARDIN DES PLANTS
Ubicato nel V° arrondissement di Parigi, sulla rive gauche, il Jardin des Plants è un vasto orto botanico, il più grande di tutta Francia. Con i suoi 28 ettari è uno dei parchi a Parigi più vasti. Fa parte del Museo di Storia Naturale, che qui ospita quattro dipartimenti: quello di Minerologia, quello di Entomologia, quello di Paleontologia e quello della evoluzione dell’uomo.
Si trova in questo parco anche un piccolo zoo, la Ménagerie (il serraglio), aperto a fine ‘700, quando sono stati portati qui tutti gli animali prima ospitati nel castello di Versailles. La Ménagerie occupa un quarto del Jardin des Plants e oggi fa parte di un circuito che si occupa di conservazione delle specie in via di estinzione. Per scelta dal 2000 non ospita più animali di grande taglia, come elefanti, giraffe, orsi e gorilla ma solo animali di piccola taglia, rettili e rapaci.
A Parigi parchi come questo stupiscono per il sovrapporsi negli stessi spazi di piante, aiuole e viali di epoche differenti. Il nucleo originale del Jardin des Plants risale, infatti, al 1626, quando venne scelta quest’area per coltivare le piante medicinali usate dai farmacisti della casa reale. Il parco venne poi via via ingrandito anche attraverso le donazioni di semi e piante fatte dagli ambasciatori stranieri quando Parigi era una delle capitali più importanti d’Europa.
A metà del ‘700 venne aggiunto al parco un labirinto che ancora oggi è visitabile.
In estate il parco rimane aperto fino alle 8 di sera. Si possono visitare con tutta tranquillità le serre con le piante orientali e tropicali, il giardino delle rose, il giardino alpino e il giardino d’inverno dove si può ammirare un cedro del Libano ultracentenario (venne piantato nel 1734).
PARC DE LA VILLETTE
Situato nel XIX° arrondissement, nel quartiere Pont de Flandre, è uno dei parchi a Parigi più grandi con i suoi 55 ettari. E’ anche uno dei parchi più popolare perché si tengono qui i principali eventi culturali della stagione parigina (concerti, mostre, rappresentazioni teatrali e proiezioni di film all’aperto).
E’ un parco recente dal momento che venne commissionato all’architetto svizzero Bernard Tschumi nel 1983 e inaugurato nel 1991. E’ famoso perché contiene al suo interno un gran numero di piccoli edifici chiamati folies, che oltre a dare un’aspetto unico al parco, offrono una serie di servizi come bar, ristoranti e un asilo per i più piccoli.
A Parigi parchi come questo sono indispensabili come zona per il relax all’aria aperta, per i grandi ma anche per i piccoli, dal momento che uno dei posti più amati, all’interno del parco, è il gigantesco scivolo di acciaio di 80 metri a forma di enorme drago.
Nel parco si possono visitare la Città della scienza e dell’industria (il più grande museo della scienza d’Europa), Géode (una spettacolare sala di proiezione costruita all’interno di sfera di vetro che poggia su un parallelepido in granito e acciaio), la Città della musica (sede del Conservatorio di Parigi con l’annesso museo degli strumenti musicali), lo Zenith (una vasta arena per i concerti con più di 6000 posti a sedere) e la Philharmonie de Paris (una sala per i concerti sinfonici con 2.400 posti a sedere).
PARC DE BUTTES-CHAUMONT
Situato nella parte nord-est di Parigi è uno degli spazi verdi più grandi di Parigi con i suoi 25 ettari.
Degli oltre 400 parchi a Parigi è il quarto per grandezza dopo quello della Villette, di quello de Tuileries e dopo il Jardin des Plants.
Bisogno anche dire che a Parigi parchi originali come questo ce ne sono pochi. Voluto da Napoleone III su un terreno dove c’era stata la più grande cava di gesso di tutta Parigi (materiale utilizzato per la costruzione dei palazzi nobiliari della città), è un parco con zone molto scoscese, ripide pendenze e grotte naturali che offre una visione spettacolare dall’alto di Parigi e in particolare del quartiere di Montmartre.
Fu luogo frequentato dagli esoteristi nel XIX secolo. Al suo interno il tempio della Sibilla, replica in miniatura dell’antico Tempio Romano di Vesta a Tivoli, sarebbe il cuore di un pentagono mistico che attira qui ancora oggi appassionati di misteri da tutto il mondo. Si dice che nel parco di notte si riuniscono gli adepti alle antiche scienze occulte alla ricerca della stanza segreta che la leggenda vuole si trovi da qualche parte nei cunicoli della vecchia cava di gesso (oggi peraltro chiusa al pubblico per motivi di sicurezza).
Il tempio della Sibilla si trova sull’isola del Belvedere, al centro del lago artificiale. E’ un’isola rocciosa, con scogliere scoscese, ricavate dalla vecchia miniera di gesso, e una scalinata di 173 gradini, scavati nella roccia, che permette di scendere dal tempio fino al lago. Sull’isola si trova anche una grotta grotta di quattordici metri di larghezza per venti di altezza, decorata con stalattiti artificiali. Dall’alto della grotta scende una cascata che arriva fino al lago.
L’isola del Belvedere è collegata al resto del parco da due ponti, di cui uno sospeso lungo 63 metri, progettato da Gustave Eiffel.
JARDIN SAUVAGE ST. VINCENT
Nel cuore di Montmartre, il Jardin Sauvage è un piccolo parco che si è sviluppato spontaneamente su un terreno abbandonato per lungo tempo.
Nel 1985 quando si pensò di recuperare questo angolo di Montmartre con alberi e fiori cresciuti spontaneamente, si decise di lasciarlo al suo stato naturale senza intervenire per potare gli alberi e estirpare gli arbusti: un piccolo giardino addormentato che aiuta a mantenere la biodiversità all’interno della città con la sua varietà di piante e piccoli animali selvatici.
E’ uno dei pochi parchi di Parigi che non è aperto al pubblico ma si può visitare solo dietro prenotazione telefonica, ogni sabato da aprile ad ottobre. Solitamente la visita è accompagnata da una guida.
PARC ANDRE' CITROËN
Situato nella rive gauche, nel XV° arrondissement, sorge sull’area dove prima si trovava la fabbrica automobilistica della Citroën (per questo motivo il nome del parco è quello del suo fondatore Andre’ Citroën). La fabbrica venne aperta nel 1915 sulla banchina della Senna e rimase in attività fino agli anni settanta, quando venne delocalizzata al di fuori della città per questioni logistiche.
Nel 1985 venne lanciato un bando di riqualificazione della zona che venne vinto dal progetto dell’architetto Patrick Berger e del paesaggista Gilles Clément. Il loro progetto ha previsto la costruzione non solo del parco, diviso in tre zone, ma anche la ristrutturazione dell’intero quartiere circostante, con la costruzione di una ampia zona residenziale con più di 3000 unità abitative, un ospedale ed alcuni edifici che ospitano uffici ed attività commerciali.
Il Parc Citroën venne aperto ufficialmente nel 1992.
Il parco, che è il cuore dell’intero distretto, è diviso in tre zone: il Jardin Blanc (per il colore bianco della vegetazione), il Jardin Noir (la parte con più vegetazione dove filtra poca luce) e il grande parco centrale su cui si aprono le serre, quella che contiene un giardino mediterraneo e l’agrumeto.
Nel parco centrale si trovano alcune fontane con i loro giochi d’acqua. L’idea di questo parco centrale è quella di essere un lungo corridoio verde che attraversa tutto il quartiere, fatto di edifici futuristici in vetro, cemento ed acciaio.
A Parigi parchi come questo sono la perfetta dimostrazione di come si può integrare la natura e il verde nel paesaggio urbano di una enorme città.
I bambini possono godere di un grande spazio dedicato al loro divertimento. Inoltre, nel parco è presente anche un pallone aerostatico, con una capienza massima di 30 persone, che permette di avere una incredibile vista dall’alto della città.
PARC DE BERCY
Situato nel XII° arrondissement, in una zona residenziale più tranquilla e meno frequentata dai turisti come quella di Bercy, è uno dei parchi di Parigi più amati da chi vive e lavora in città.
Sulla riva della Senna, il parco occupa lo spazio degli antichi magazzini di vino che furono per secoli il centro degli affari mondiali nel traffico di alcool e liquori. Terminati gli anni fiorenti del commercio di vino, la zona cadde in disuso e venne ristrutturata solo alla fine del XX secolo, quando venne costruito il Palais omnisports di Paris-Bercy, dove si sono tenuti importanti eventi sportivi come i Campionati Europei di ginnastica artistica nel 2000.
A fianco del parco sorge il Bercy Village, un autentico angolo fuori dal tempo nel cuore di Parigi, un lungo cortile pedonale su cui si affacciano botteghe e taverne. Ai due lati, si possono visitare le casette con i tetti spioventi e al centro del cortile si può vedere l’antico binario da cui partivano i treni del vino che arrivano in Borgogna. E’ un piccolo mondo antico, con negozietti e gallerie di arte, che arriva fino al Parc de Bercy.
Il parco è caratterizzato da un bellissimo percorso pedonale fra corsi d’acqua e boschetti di betulle che oltrepassa una vigna e le rovine di una piccola casa di campagna del XVIII secolo, tre antichi edifici che fungevano da magazzini del vino e termina alla passerella pedonale che porta fino alla Biblioteca di Francia, dall’altra parte della Senna.
PARC DE BELLEVILLE
Il parc de Belleville sorge sulla collina omonima a 108 metri di altezza, nel XX° arrondissement, a metà strada fra il Parc di Buttes-Chaumont e il cimitero Père-Lachaise. Dalla terrazza superiore del parco si può godere della vista di Parigi dall’alto e del sottostante quartiere di Belleville.
Dei molti quartiere che rendono bella Parigi, Belleville è sicuramente uno dei più affascinanti. Si tratta di un quartiere di origine popolare che nell’800 ospitava i lavoratori delle vicine cave di gesso e dove oggi regna una mescolanza di religioni e culture. Infatti, venti anni fa, Belleville era il quartiere cinese di Parigi però con il tempo vennero a vivere qui immigrati di altra nazionalità, in particolare coloro che provenivano dalle ex-colonie francesi del Nord Africa.
Il simbolo indiscusso del quartiere è rappresentato dal multietnico mercato all’aperto che si tiene ogni martedì e sabato nel Boulevard de Belleville. A pochi passi dal mercato, si trova l’entrata Par de Belleville, inaugurato nel 1988. E’ uno dei tanti parchi di Parigi voluti dalla amministrazione comunale per rendere più verde e vivibile la città.
Il parco si estende per 4 ettari e mezzo e possiede più di 1200 esemplari di alberi e arbusti di ogni tipo. Ci sono anche alcuni vigneti piantati espressamente per ricordare che per lungo tempo la collina fu dedicata alla coltivazione delle viti per la produzione del vino novello.
l parco si può ammirare una fontana con una cascata di quasi 100 metri e un villaggio in miniatura fatta di legno per i bambini. Inoltre si può visitare la Maison de l’air, uno spazio educativo progettato per spiegare ai visitatori i problemi dell’inquinamento e l’impatto che questo ha sulla vita di tutti noi.
Potete leggere più informazioni riguardo al bellissimo quartiere di Belleville sul nostro articolo dedicato cliccando QUI.
PARC DE BAGATELLE – BOIS DE BOULOGNE
Il Parc de Bagatelle è un giardino botanico situato nel cuore del Bois de Boulogne, al confine con il comune di Neuilly-sur-Seine. Il parco si chiama così perché costò una bagatelle, cioè una sciocchezza, quando venne costruito nel 1775 insieme al castello omonimo in soli 64 giorni in seguito a una scommessa fatta fra Maria Antonietta e il cognato, il conte di Artois, che aveva comprato il terreno quello stesso anno.
Il progetto del parco fu fatto in una sola notte dall’architetto Belanger e realizzato dal paesaggista Thomas Blaikie in uno stile anglo-cinese molto in voga in quel momento. Più di novecento operai presero parte alla sua realizzazione, lavorando ininterrottamente giorno e notte.
Dopo aver corso il rischio di venire distrutto durante la rivoluzione francese, il parco fu dotato di un giardino di inverno e di una scuderia quando venne adibito a riserva di caccia da Napoleone.
Nel marzo del 1907 decollò da qui Charles Voisin per il collaudo del primo aeroplano con motore a scoppio, il V8 Antoniette.
Pensato come un luogo di passeggio e di ozio, il parco possiede alberi giganteschi rocce, grotte, stagni e cascate artificiali che lo rendono uno dei parchi a Parigi più romantici. Una delle curiosità del parco è la pagoda cinese del XIX secolo.
Nel parco si trova un roseto con più 10.000 rose di almeno 1200 specie diverse. Per questo motivo dal 1907 si tiene qui un concorso internazionale dedicato alle rose, il Concours international de roses nouvelles de Bagatelle, uno dei più prestigiosi per i coltivatori di rose e sicuramente il più antico.
Nel parco si organizzano mostre ed eventi, come i concerti di musica classica durante l’estate.
DOMAINE NATIONAL DE SAINT-CLOUD
Il Parc de Saint-Cloud, alle porte di Parigi, è stato dichiarato monumento storico nazionale ed è uno dei parchi a Parigi più visitati. Ogni giorno centinaia di persone percorrono, soprattutto in bicicletta, i lunghi viali alberati di questa oasi verde di oltre 400 ettari, dichiarato riserva naturale nel 1923.
Il parco un tempo circondava un castello, di proprietà reale, che venne distrutto da un incendio durante la guerra franco-prussiana nell’ottobre del 1870.
Il parco comprende un giardino alla francese progettato da Le Nôtre (l’ideatore dei giardini di Versailles e di quelli de Tuileries), un giardino inglese e un giardino delle rose voluto da Maria Antonietta.
Nel parco venne realizzato il video Nothing Compares 2 U della cantante irlandese Sinead O’Connor.
PARC FLORAL DE PARIS- BOIS DE VINCENNES
Il Parc Floral di Parigi è un giardino botanico situato nel Bois di Vincennes, nel XII° arrondissement, nella parte est di Parigi.
Nel XIX secolo il Bois de Vincennes era terreno di addestramento militare con poligoni di tiro, caserme e campi di manovre. Nel 1860 Napoleone III lo cedette al comune di Parigi perché venisse trasformato in parco, essendo situato in posizione simmetrica rispetto al Bois de Boulogne.
In occasione della Terza Mostra floreale internazionale, alla fine degli anni Sessanta, venne deciso di riprogettare il parco per ospitare la manifestazione. Vennero abbattute ampie sezioni del Bois de Vincennes per far spazio ai viali dove ospitare la mostra di fiori. Solo la pineta esistente, con i pini provenienti dalla Corsica, venne lasciata intatta.
Il Parc Floral venne inaugurato nel 1969. Rappresentò in quegli anni una vera e propria sfida perché a Parigi parchi grandi come questo (35 ettari) non erano stati più realizzati dall’epoca del Secondo Impero.
L’architetto paesaggista del parco, Daniel Collin, si ispirò per disegnarlo allo stile giapponese. Il tetto a spiovente del ristorante e le onde del pavimento dell’ingresso sud ricordano lo stadio olimpico di Tokyo costruito per i giochi del 1964. Anche i 28 padiglioni e i pati che ospitano gli orti ricordano molto lo stile imperiale giapponese.
Per adornare il parco vennero commissionate statue a giovani artisti dell’epoca, fra cui Giacometti e Calder.
Il parco dispone di numerose aree gioco per i bambini fra cui un mini-golf con i monumenti di Parigi in miniatura.
Ogni anno in autunno si tiene qui un concorso internazionale di dalie.
Il parco ospita, inoltre, numerose manifestazioni musicali nel corso dell’anno, a partire dal Paris Jazz Festival nel mese di luglio.
CONCLUSIONI
I giardini ed i Parchi di Parigi sono delle oasi verdi all’interno della città. Andate in qualche boulangerie, comprate del pane e qualcosa da metterci dentro, una bibita e rilassatevi sull’erba guardandovi la vita parigina che scorre davanti ad i vostri occhi. Un’esperienza indimenticabile!
Hai visitato qualcuno di questi parchi? Scrivicelo nei commenti a fondo pagina.
Buona Parigi!
Ciao, sono Marina e sono originaria di Torino, in Italia. Ho una laurea in economia e ho insegnato contabilità per diversi anni. Grazie al lavoro di mio marito, ho avuto l’opportunità di viaggiare in Europa per un po’ prima di stabilirmi in Spagna otto anni fa. Mi piace esplorare nuovi posti e conoscere nuove culture, ma mi sento a casa qui in Spagna.
Marina
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