La Storia de
“Il bambinello di Praga”

La statuetta venne realizzata in Spagna nel secolo XVI da un artista rimasto sconosciuto. Una contessa spagnola si sposò con un nobile boemo e portò la statua con sè a Praga, per poi lasciarla in successione a sua figlia Polissena, che la diede in dono al Convento dei Carmelitani Scalzi di Praga. 

La statua del Bambinello divenne famosa per gli aiuti miracolosi concessi in occasione di eventi negativi, come saccheggi o epidemie. Nel 1631 venne allontanata da parte dei protestanti dal luogo in cui era conservata, perduta e poi ritrovata da Padre Cirillo dietro all’altare con le braccine rotte dopo 7 anni, sporca e piena di polvere.

Padre Cirillo si diede da fare per la ristrutturazione della statuetta e alla fine riuscì a riportarla come in origine. Egli mise la statuetta al suo posto nell’oratorio e pregò il Bambino Gesù, raccomandandogli il convento, i suoi fratelli carmelitani e Praga. 

Venne ascoltato e la città si salvò.

Padre Cirillo chiese ai suoi superiori di poter ristrutturare la statuetta, ma rifiutarono, ricordandogli la tragica situazione economica del convento. Tempo dopo un Signore arrivò al convento e gli diede 100 fiorini.

Il priore gli permise di ristrutturare la statuetta, purché non si andasse oltre una certa cifra di mezzo fiorino, cifra alquanto modica per una modifica del genere. 

Un certo Daniel Wolf si offri di farlo. Agiato un tempo, ora con tantissimi creditori e in lite con la moglie, si offrì di riparare la statua, la portò da un falegname e ordinò anche una vetrinetta, per una maggiore sicurezza. Dovette consegnare loro circa 25 fiorini, cifra esorbitante che pagò senza batter ciglio; le persone che avevano approfittato di lui vennero punite morendo di peste. 

Tornato a casa venne ricompensato dallo stesso Gesù Bambino dato che ricevette 3000 fiorini per alcuni servizi resi in precedenza che nascose in una cassetta, che i ladri tentarono di rubare senza riuscirci, spaventati da un rumore assordante.

In seguito Padre Cirillo chiese la costruzione di una Cappella per il Bambinello a un barone praghese e questo accetto con gioia ed entusiasmo. Nel 1648 i conquistatori svedesi rispettarono il Bambinello e il loro capo, il futuro Re di Svezia, pur essendo protestante, volle effettuare una visita a Gesù Bambino. 

Offri dei fiorini al Convento e lasciò liberi i frati nell’esecuzione del loro ministero. (Si narra che persino Gramsci in fin di vita molti anni più tardi volle venerare la statuetta)

Nel 1651 si ebbe la piena approvazione del culto di Gesù Bambino e fu collocato nel 1656 nella Cappella della chiesa costruita per lui.

Padre Cirillo, dopo aver portato alla fine la sua missione, morì nel 1675.