Le Moschee a Istanbul
più belle e da non perdere
Scopri le moschee a Istanbul, gioielli tra storia e fede. Ogni visita è un’esperienza unica: atmosfere suggestive e dettagli che raccontano secoli di cultura.
Istanbul Moschee più belle
Come abbiamo già discusso nel precedente articolo su Istanbul, una delle sue caratteristiche è la presenza di un numero elevatissimo di moschee, vestigia delle sue antiche radici alcune, altre invece di più recente costruzione a sugellare la strada che i suoi governatori hanno scelto nel corso degli anni, una via tutta diretta all’Islamismo.
Le moschee a Istanbul di cui vi parleremo qui sono tutte ad ingresso gratuito ad eccezione di Hagia Sophia, ma per entrarci dovrete necessariamente seguire alcune regole: intanto non è permesso l’ingresso durante l’orario di preghiera; gli uomini non possono indossare pantaloncini mentre le donne devono avere il capo, le braccia e le gambe coperte.
Se non siete provvisti di abiti idonei, vi saranno forniti copri abiti e scialli prima di entrare, su questo sono davvero molto rigidi. Ovviamente si entra scalzi! Tutte le moschee chiudono approssimativamente alle 18.30 ma è opportuno consultare di volta in volta gli orari che potrebbero variare.
Moschee a Istanbul. Salta a:
Interni della Moschea di Solimano - Moschee a Istanbul @ Antonella
Moschea Blu (Sultanahmet Camii)
Partiamo subito con quella che è probabilmente la più famosa tra le moschee ad Istanbul. L’ingresso a questo sito o è gratuito ( non fatevi ingannare dai vari siti online che propongono ticket di entrata dal costo anche molto elevato). Si trova nella piazza di Sultanahmet proprio di fronte all’obelisco.
Poco fuori troverete delle guide improvvisate che vi proporranno di accompagnarvi nella visita, sappiate che non sono autorizzate e che pertanto potrete rifiutarvi di ascoltarli.
La moschea è intitolata al sultano Ahmed, è la più importante di Istanbul e fu costruita nel 1617, quando il sultano, il cui impero era fortemente minato, decise di riaffermare il suo potere con questa manifestazione architettonica. In realtà, poiché furono utilizzati per la costruzione soldi pubblici, la popolazione non fu affatto contenta.
Apparentemente potrebbe sembrare la più grande, per la sua imponente architettura, ma in realtà non è così. Possiede sei minareti ed una cupola di 43 metri di altezza ma resta più piccola di Hagia Sofia con cui si contende la piazza.
Deve il nome di Moschea blu ai mosaici che la decorano e che hanno, ovviamente, il colore blu nelle più varie sfumature e tonalità. La luce è filtrata da ben 260 vetrate e da dieci candelabri con cristalli pendenti che aggiungono sfarzo all’ambiente . Da non perdere il mihrab, che custodisce un pezzo della pietra nera della Kaaba di La Mecca.
Istanbul moschee piu belle: la moschea blu
Hagia Sophia (Ayasofya Camii)
Altrettanto famosa tra le moschee ad Istanbul, sita sempre nella piazza dell’Ippodromo, ma sul lato opposto rispetto alla Moschea Blu, troviamo Hagia Sophia, una moschea dedicata ad una santa, che sovrasta ogni cosa la circonda.
L’ingresso a questa moschea è a pagamento e non è incluso in nessun abbonamento o card turistica dallo scorso anno, da quando è stata nuovamente aperta al culto musulmano.
La storia di questo edificio inizia 14 secoli fa nel 360 d.C. durante l’Impero Bizantino: la chiesa fu infatti costruita accanto all’antico palazzo di Costantinopoli; durante il dominio dell’Impero Romano fu convertita in cattedrale cattolica ed inaugurata come tale il 26 dicembre 537 dall’imperatore Giustiniano.
Fu sua l’idea di far arrivare da tutte le province dell’impero un peculiare materiale: il marmo bianco da Marmara, il marmo verde dall’isola di Eubea, il marmo rosa dalle cave di Synnada e il marmo giallo dall’Africa.
Fu trasformata in moschea nel 1453 sotto gli ottomani e per volere di Mehmet II. In questo periodo, per cancellare le tracce della fede cattolica, i mosaici furono ricoperti con una mano di calce, ed alla basilica furono aggiunti minareti e fontane.
Fu grazie ad Ataturk, padre della Repubblica di Turchia che la basilica di Santa Sofia divenne museo nel 1935 e parte dei mosaici tornarono a splendere dopo essere stati ripuliti. Hagia Sophia si convertì così nel simbolo per eccellenza della città di Istanbul ed è stata per decenni la meta turistica più visitata della nazione..
Attualmente, la basilica è stata ridisegnata a moschea e dal 2024 ai turisti non musulmani è consentita la visita del solo secondo piano dell’edificio.
Istanbul moschee più belle: Hagia Sophia
Moschea di Solimano (Süleymaniye Camii)
Tra le moschee a Istanbul, la Moschea di Solimano è stata costruita nel XVI secolo, tra il 1550 e il 1557, per volere di Solimano il Magnifico, da cui appunto prende il nome. Sorge su una collina conosciuta come il terzo colle sovrastando dall’alto tutta la città e il corno d’oro.
L’edificio si trova all’interno di un complesso che inglobava anche madrase, ovvero le scuole coraniche, una biblioteca, una clinica medica, mense per i poveri, un cimitero e un hammam . Per Solimano, infatti, a chi partecipava alla vita religiosa nella sua moschea dovevano essere garantiti tutti i servizi di pubblica utilità.
L’interno della moschea toglie il fiato per la sua grandezza! Si dice che può ospitare quasi cinquemila fedeli e pare che grazie alla sua particolare acustica anche il più piccolo suono può essere percepito in ogni angolo dell’edificio.
Come le altre moschee, anche questa presenta elaborate decorazioni a mosaico e pareti ricoperte da ceramiche provenienti dall’antica Nicea. Nel giardino della moschea sono ospitate le tombe dello stesso Solimano e di sua moglie Haseki Hürrem Sultan (Rosselana), due vere gemme cariche di significati nascosti.
Istanbul moschee più belle: moschea di Solimano
Moschea di Ortaköy (Büyük Mecidiye Camii)
Tra le moschee a Istanbul, questa è la mia preferita per il luogo in cui si trova, sul Bosforo e per la sua atmosfera intima che induce calma e pace interiore, specie all’alba e al tramonto. È stata tra l’altro immortalata nella scena finale del film di Verdone “Il mio miglior nemico” e da allora avevo voglia di vederla.
La Moschea Ortakoy è più recente di quelle viste finora. La sua costruzione in stile neobarocco risale solo al XIX secolo, in sostituzione di una moschea più antica del XVIII secolo che non resistette del tutto alla prova del tempo. Fu voluta dal sultano Abdulmecid che ne affidò i lavori all’architetto armeno Garabet Balyan e a suo figlio Nigogayus Balyan, gli stessi che progettarono lo spettacolare Palazzo Dolmabahce.
Il suo interno è decorato sui toni del rosa con motivi calligrafici realizzati dallo stesso sultano Abdulmecid. La pianta della moschea forma un quadrato di soli 12 metri di lato sovrastato da una cupola centrale. Il soffitto è ricoperto da delicati mosaici rosa e color perla e le finestre illuminano dove la luce dei lampadari non arriva. Dall’esterno, due alti minareti e uno sherefe o balcone minareto svettano e si rispecchiano sull’acqua, all’ombra del ponte sul Bosforo.
In inverno, con le mareggiate, il piazzale antistante il lato est della moschea si allaga e pare quasi che le acque vogliano ingoiarla per sottrarla agli occhi, talvolta indiscreti dei tanti turisti che affollano le stradine dei mercatini adiacenti.
Istanbul moschee più belle: moschea di Ortaköy
Moschea di Fatih (Fatih Camii)
Come affermò lo stesso sultano Mehmet il conquistatore, colui che fortemente volle questo edificio, tra le moschee del paese ‘questo tempio è come una testa rispetto al corpo’, giacché si trova anch’essa su una delle colline più alte di Istanbul e fu una delle prime moschee imperiali edificate dopo la conquista ottomana della città.
La moschea, che ha dato il nome all’intero quartiere che la ospita, fu costruita insieme a tutto il külliye, il complesso sociale comprendente madrasa, ospedale, mensa, ospizio, scuola, hammam, caravanserraglio, biblioteca e tombe occupando uno spazio incredibilmente vasto. Purtroppo la moschea che vediamo oggi non è quella fatta costruire da Mehmet.
Dopo il terremoto del 1766 restano dell’antica struttura le tre pareti del cortile, il portale, il mihrab e le basi del minareto. La sua ricostruzione si deve a Sultan III e si configura come la prima grande architettura turco islamica.
La moschea ha una pianta quadrata con una cupola centrale di circa 26 metri di diametro sostenuta da quattro semi-cupole. Le iscrizioni calligrafiche sono in stile barocco-ottomano e il mihrab, la struttura che indica la direzione della Mecca, risale alla moschea del 1463. Da notare all’esterno, nel cortile, le decorazioni riservate alla fontana delle abluzioni, che al pari di quelle interne, meritano la nostra attenzione.
Moschee a Istanbul: la moschea di Fatih
Moschea di Rüstem Pasha (Rüstem Paşa Camii)
Alla fine del vostro girovagare nel mercato delle spezie e dei dolciumi, allungate ancora un po la vostra passeggiata e raggiungete la moschea di Rustem Pasha, nell’affollato quartiere commerciale di Eminonu. Fronte Borneo, le sue piccole dimensioni e soprattutto il suo confondersi con negozietti e ristoranti forse vi scoraggeranno ma non mollate, salite le scalette e addentratevi nel suo cortile prima di entrare.
Costruita tra il 1561 e il 1563, dall’architetto Sinan per Rüstem Paşa, genero e gran visir di Solimano il Magnifico, noto per il suo acume politico e per i contributi alla crescita economica dell’impero, è una mostra di bravura architettonica e di arte della ceramica ottomana. Qui, infatti, la fanno da padrone le preziose maioliche di İznik particolarmente costose e ambite, simbolo di ricchezza e di potere, collocate sia all’interno che sulla parete dell’edificio.
La cupola sorretta da quattro colonne, anch’esse rivestite in maioliche, slancia la moschea verso il cielo; la posizione elevata della moschea, accessibile solo tramite scale, contribuisce alla sua unicità architettonica. Poiché è difficile da scovare, spesso è vuota ed è l’ideale set per scattare foto in solitaria, questo la rende una delle moschee a Istanbul più belle e affascinanti
Moschea di Yeni Cami (Moschea Nuova)
A dispetto del nome ingannevole, la yeni Camii è una delle moschee ottomane imperiali risalenti allo splendore dell’impero. La costruzione della moschea iniziò nel 1597 su commissione di Safiye Sultan, moglie del sultano Murad III, non senza ostacoli e problemi. Il progetto voleva la sua collocazione ad Eminonu, quartiere nevralgico che ospitava una solida comunità ebraica a cui, in questo modo, si voleva far comprendere quale strada religiosa il paese voleva intraprendere.
La prima edificazione fu in realtà abbandonata alla morte di Murad III quanto costruito cadde in rovina. Su tali vestigia fu rialzata l’attuale moschea, completata nel 1665.
Come nelle altre moschee, anche in questa troviamo uno spazio esterno delimitato da un porticato ad archi sormontati su colonne nel cui centro si trova la fontana per le abluzioni, attualmente di puro abbellimento in quanto i rituali di purificazione avvengono ai rubinetti del lato meridionale dell’edifico. L’interno è a pianta quadrata e la profondità è resa dalla presenza di semicupole, piccole cupole al di sopra di ogni angolo della navata e anche piccole cupole sopra gli angoli delle gallerie. Una peculiarità di questo edificio religioso è la presenza di uno schermo dorato dietro cui si nascondevano i membri della corte imperiale quando partecipavano al culto.
Moschee a Istanbul: la moschea di Yeni Cami
Moschea di Mihrimah Sultan (Mihrimah Sultan Camii)
Penultima tra le moschee a Istanbul che vi presentiamo in questo articolo, tra quelle viste, è questa la prima moschea a trovarsi sul lato asiatico di Istanbul, nel quartiere di Uskudar; occorre pertanto prendere il traghetto per raggiungerla.
La principessa Mihrimah Sultan era la figlia preferita del sultano Solimano il Magnifico ed é stata una delle donne più autorevoli della storia dell’impero ottomano. Accettò l’inconsueto incarico di aiutante del fratello minore, il sultano Selim II , riuscendo a manovrare le sue decisioni governative. Era anche la moglie del Gran Visir Rüstem Paşa e per questo poteva facilmente disporre di somme considerevoli di denaro da utilizzare a suo piacimento, in particolare in progetti architettonici che a lei interessavano molto.
La moschea è conosciuta anche col nome di Iskele Camii, per la vicinanza con il molo dei traghetti, fu innalzata prima dell’altra moschea omonima che si trova ad Edirnekapı ed é adagiata su una terrazza. Anche questa moschea era inclusa in un külliye ma gli edifici che lo formavano sono quasi tutti scomparsi o sono attualmente stati riconvertiti in altro.
Vale la pena perdere qualche minuto per leggere la leggenda che si lega alle due moschee di Mihrimah: si racconta che l’architetto Sinan al quale sono state commissionate la gran parte delle moschee di istanbul, fosse innamorato della principessa Mihrimah, il cui nome significa “Sole e Luna”. La principessa era nata il 21 marzo, giorno dell’equinozio di primavera e Sinan volle farle un regalo che sarebbe rimasto visibile per sempre agli occhi di tutti creando un gioco di luci basato sui misteri dell’astronomia: grazie al perfetto allineamento delle due cupole, quando il sole tramonta dietro il minareto della moschea Mihrimah di Edirnekapı, la luna sorge dietro il minareto della moschea Mihrimah ad Üsküdar. Un inno all’amore e al romanticismo!
Moschea di Zeyrek (Zeyrek Camii)
Ecco l’utlima delle moschee ad Istanbul che andiamo a Visitare. La Zeyrek Camii, nata come chiesa bizantina dedicata al culto di Cristo Pantocratore, è una moschea di Istanbul, composta da tre originari edifici sacri ortodossi.
È probabilmente la più antica tra quelle descritte fino ad ora, essendo datata al 1136. Dopo la conquista di Costantinopoli, Sultan Mehmet il Conquistatore trasformò il monastero in una medrasa e la sua chiesa in una moschea. Costituisce uno dei più importanti esempi di architettura bizantina a Costantinopoli ed è, dopo Hagia Sophia, il secondo più grande edificio di quel periodo ancora in piedi.
Da un punto di vista architettonico ciò che osserviamo oggi è di fatto l’insieme di tre chiese parallele adiacenti: la Chiesa di Cristo Pantocratore costruita per prima; la Chiesa della Vergine Misericordiosa, costruita successivamente e infine, la Chiesa di San Michele Arcangelo, che occupa il posto centrale, è stata terminata per ultima e diventò il mausoleo imperiale della dinastia dei Comneni e dell’imperatrice Irene.
Il complesso si trova nel distretto di Fatih, nel quartiere popolare di Zeyrek che prende il nome da questa moschea.
Conclusioni
Le moschee di Istanbul rappresentano un viaggio tra storia e spiritualità, uniche per bellezza e significato culturale. Dalla maestosità della Moschea Blu all’intimità della Moschea di Ortaköy, ogni edificio racconta il passato e il presente della città.
Il nostro viaggio tra le moschee ad Istanbul più belle si conclude qui, vi consigliamo veramente di visitare alcune delle moschee ad Istanbul durante il vostro viaggio, per immergervi in un patrimonio inestimabile.

Antonella Cimani, pugliese, insegnante, linguista, viaggiatrice golosa con le ali ai piedi e lo zaino in spalla. Per studio prima e per passione poi ho girato la Spagna in lungo e in largo e ci torno appena possibile!
Ho una semplice pagina Facebook in cui racconto i miei viaggio, in Italia e nel mondo.
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