CANDELARIA
TENERIFE

Candelaria Tenerife è una cittadina costiera vicina a Santa Cruz, meta tra le più visitate dai turisti e dai locali

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Perché vedere Candelaria a Tenerife

Candelaria, una cittadina costiera a una ventina di chilometri da Santa Cruz, la capitale di Tenerife, è una delle mete più visitate dai turisti e dai locali. Sorge, infatti qui, la Basilica della Virgen de la Candelaria, la patrona delle isole Canarie

È una cittadina piacevole da visitare anche per avere la possibilità di scoprire qualcosa di più sulla storia e sulla cultura di Tenerife prima della conquista spagnola delle isole.

Sulla piazza antistante la Basilica si possono ammirare le statue dei 9 re guanches, i sovrani antichi dell’isola. Candelaria Tenerife è sempre stata un importante centro di culto anche prima della conquista. In una grotta vicino alla Basilica fu trovata la statua originaria della Virgen de la Candelaria, probabilmente una riproduzione di una divinità dei Guanches, la dea Chaxiraxi.

Le teorie su come sia arrivata quella statuetta nella grotta sono diverse. Una delle più interessanti è quella che riguarda un coinvolgimento dei Templari nel ritrovamento di questa Madonna Nera su una spiaggia di Tenerife molto prima della conquista spagnola delle isole.

CANDELARIA TENERIFE: IN QUESTO ARTICOLO

Candelaria Tenerife: dove si trova

Candelaria si trova sulla costa, a una ventina di chilometri a sud rispetto a Santa Cruz. È la parte costiera di una profonda valle, la Valle di Güímar (dove si trova il porto di Güímar) , che si è formata con lo spostamento verso il mare di grandi quantità di materiale piroclastico durante le eruzioni del Teide, il vulcano che ha reso famosa l’isola di Tenerife.

Essendosi formate in seguito a eruzioni, le spiagge intorno a Candelaria sono tutte spiagge di ciottoli di lava nera (la famosa spiaggia nera Tenerife).

A sud di Candelaria, perfettamente visibile dall’autostrada, sorge il cono vulcanico Montaña Grande, alto 276 metri, che ha dato origine a una zona protetta, il Malpais, formato da una distesa di terreno lavico arido e brullo che arriva fino al mare.

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Dove si trova Candelaria Tenerife

Come arrivare a Candelaria Tenerife

Noleggiando un auto, potete raggiungere Candelaria tramite la TF-1 direzione Santa Cruz se partite dal sud dell’isola, direzione Los cristianos se partite da Santa Cruz. L’uscita per raggiungere il centro storico di Candelaria è la numero 17, Candelaria-Araya.

In autobus dal sud dell’isola si può prendere il 111 direzione Santa Cruz che parte ogni mezz’ora dalla stazione degli autobus di Adeje, passa da Los Cristianos e dall’aeroporto e arriva fino alla connessione fra l’autostrada e Candelaria. A piedi dalla connessione con l’autostrada al centro storico di Candelaria ci sono 600 metri, una decina di minuti a piedi camminando.

Se si prende l’autobus da Santa Cruz con il 120 direzione Guimar o il 122 che fa capolinea direttamente a Candelaria, si può arrivare in Plaza de Terror, la piazza vicino alla Basilica, in meno di mezz’ora.

candelaria tenerife

Candelaria Tenerife: cosa vedere e storia

Candelaria è una cittadina antica, anello di congiunzione fra la cultura aborigena e quella spagnola e uno dei più importanti centri di pellegrinaggio religioso dell’arcipelago canario.

Più di 2000 anni fa vivevano qui i Guanches del regno di Güímar, uno dei più estesi dell’isola. I Guanches vivevano di pastorizia e agricoltura e la zona della valle di Güímar, grazie all’abbondanza di acqua, era una zona particolarmente adatta alla coltivazione di cereali e vino e per l’allevamento di capre.

Il punto di svolto nella storia di Candelaria fu il ritrovamento intorno al 1390, nella spiaggia di Chimisay, di una statuetta di una figura femminile con un bambino in braccio. La statuetta venne associata dai guanches alla divinità Chaxiraxi, secondo alcuni studiosi dea della luna e della fertilità.

In un primo momento la statuetta fu collocata nella Cueva de Chinguaro, un complesso di caverne in parte naturali in parte scavate artificialmente nella roccia lavica dove si pensa vivessero i Mencey, cioè i sovrani, di Güímar.

Dopo i primi contatti fra gli aborigeni e i conquistadores spagnoli, la statuetta fu spostata nella Cueva de Achbinico, a Candelaria. Antón, un guanche catturato come schiavo dagli spagnoli e forzatamente convertito al cristianesimo, convinse il Mencey di Güímar che la statuetta era una raffigurazione della Madonna cristiana e che bisognava dedicare uno spazio apposito al suo culto. 

Per questo nel 1446 la statuetta venne spostata in questa grotta sulla scogliera di Candelaria. Antón Guanche e gli altri uomini assegnati alla cura della statua diventarono di fatto i primi abitanti della cittadina di Candelaria.

Nel 1458 arrivarono a questa grotta dei missionari francescani che iniziarono la costruzione della Ermita de San Blas. Da questa cappella, dove veniva custodita la Madonna Nera detta della Candelaria, per via di quello che sembra un cero che la statua tiene nella mano destra, iniziò la conversione al cattolicesimo dei Guanches del Mencey de Güímar.

Il 2 febbraio 1497 si celebrò nella Ermita de San Blas la prima festa liturgica della Madonna della Candelaria. In questa occasione vennero battezzati tutti i Mencey guanches sopravvissuti alla conquista dell’isola che promisero solennemente di custodire la statuetta e portarla in processione.

La cittadina di Candelaria iniziò a crescere intorno alla Ermita de San Blas. Vennero aperti dei cammini, tuttora percorribili, che permettevano di raggiungere Candelaria dalle varie parti dell’isola.

Il primo sindaco della cittadina fu Antón Albertos, figlio naturale di un ricco mercante fiorentino, morto giovane nel 1554 in seguito a una discussione con proprietari terrieri, che venne sepolto nella Ermita de San Blas, che era allora l’unica chiesa della città.

Visto il continuo afflusso di pellegrini si decise nel 1668 la costruzione di una nuova chiesa per custodire la statua della Madonna. Nel 1672 si concluse la costruzione della prima basilica, composta da tre ampie navate e da una torre campanaria, nell’ampio spiazzo vicino alla Ermita.

La Ermita venne da quel momento dedicata a San Blas (San Biagio). La Ermita venne ricostruita dopo l’incendio che nel 1789 distrusse anche la Basilica e il convento ad essa annesso.

All’interno della Ermita si può oggi vedere una replica in bronzo della statua originale della Madonna della Candelaria.

Non si ha un’idea esatta di come fosse in origine la statuetta ritrovata dai Guanches nella spiaggia di Chimisay. Nel 1826 durante un’alluvione la statua originale venne, infatti, portata via dalle acque e venne collocata nella Basilica una riproduzione.

Su questa riproduzione, che si può oggi ammirare all’interno della Basilica di Candelaria, si è largamente discusso nel corso degli anni. Della statua originale rimane solo una descrizione fatta dal frate Alonso de Espinosa, storico e autore di libri sulle isole Canarie nel periodo della conquista spagnola. 

Questa descrizione assomiglia molto a quella della Madonna de Lluc, patrona dell’isola di Maiorca. Una delle ipotesi sulla provenienza della statua ritrovata dai pastori guanches è che sia stata portata a Tenerife da marinai maiorchini legati ai Templari.

La cosa strana è che il frate Alfonso de Espinosa nella sua descrizione descrive come rosee le guance della statua, cosa che non potrebbe essere dal momento che la statua oggi è di una Madonna Nera.

La copia più fedele all’originale è la Madonna custodita nella chiesa di Sant’Ursula ad Adeje. Appare negli annali a partire dal 1684 quando i Marchesi di Adeje chiesero di poter fare una copia della statua della Candelaria che poi fu persa a causa dell’alluvione. 

Questa statua raffigura una Madonna bionda e con le guance rosee molto simile a quella descritta nel ‘500 dal frate Espinosa. Sul suo vestito appaiono delle iscrizioni mai decifrate che la leggenda associa ai misteri dei templari, che in fuga dopo la scomunica e la condanna a morte portarono a Tenerife parte del loro tesoro.

La leggenda popolare vuole che questa statua di Adeje sia in realtà la statua originale apparsa sulla spiaggia di Chimisay nel 1390 e che i Marchesi di Adeje avrebbero restituito la copia e non l’originale alla Basilica di Candelaria.

La Basilica di Candelaria è una chiesa di grandi dimensioni che può ospitare anche 5000 fedeli. La facciata è affiancata da due campanili alti 35 metri, mentre il campanile laterale, più alto, è quello costruito per la chiesa originaria. 

Si può entrare nella Basilica attraverso due accessi, quello laterale che si apre sulla piazza e quello principale che si apre verso il dirupo della Magdalena. Si trova qui la fontana dei Pellegrini, decorata con dei mosaici che raccontano i miracoli della Candelaria. La fontana è composta da sette vasche a forma di conchiglia (il simbolo dei pellegrini).

All’interno della Basilica, in una cappella laterale costruita negli anni ‘70, si trova il Museo degli Ex-voto donati alla Candelaria per le grazie ricevute.

Collegato alla Basilica, su un lato, si trova il convento dei domenicani incaricati della custodia della Candelaria. Costruito nel 1803 dopo l’incendio che distrusse il convento originale e la prima chiesa della Candelaria, ospita oggi una esposizione di quadri e oggetti dedicati al culto della Morenita.

La Basilica si affaccia su una grande piazza, Plaza de la Patrona de Canarias, costruita negli anni ‘50 dove prima c’era una spiaggia. È la piazza principale di Candelaria e una delle più grandi di tutto l’arcipelago. Si svolgono qui tutte le cerimonie relative al culto della Candelaria. La piazza è circondata da bar e ristoranti ed è unita dall’antico Camino Real al resto della città.

Sulla piazza sorgeva il Castillo de San Pedro, costruito alla fine del ‘600 per difendere la chiesa ed il convento dall’attacco dei pirati che imperversavano in quell’epoca nelle acque canarie. Il castello è andato distrutto come la Basilica durante l’alluvione del 1826.

Sul lato della piazza affacciato sul mare si possono ammirare le statue in bronzo dei nove Mencey che governarono Tenerife prima della conquista spagnola.Sono statue moderne degli anni ‘90 che sono andate a sostituire le statue originali scolpite in pietra vulcanica che si possono oggi ammirare lungo la Avenida de los Menceyes.

La strada che unisce la Plaza de la Patrona de Candelaria con Plaza de Teror, con i suoi ristoranti, bar e negozi, è quello che resto dell’antiguo camino real che collegava Candelaria con l’antica capitale dell’isola, San Cristobal de la Laguna.

Questo antico sentiero viene ancora oggi percorso dai pellegrini in occasione della festa della Candelaria.

Candelaria: le spiagge vicine

Candelaria si caratterizza per una successione di spiaggette di arena vulcanica nera.

Partendo dalla zona a nord di Candelaria, las Caletillas, che dista circa 3 km dal centro storico troviamo:

  • Playa de Las Caletas, Tenerife spiaggia nera che si trova vicino all’hotel a 4 stelle Catalonia Punta del Rey, è una spiaggia piccola e tranquilla con a lato le attrezzature per praticare calistenia
  • Playa Las Arenas, altra spiaggia nera Tenerife, con vari accessi lungo la passeggiata di Avenida Maritima, una zona di ristoranti e locali dove si può tranquillamente parcheggiare. E’ una spiaggia dotata di bagnino e protetta dalla violenza delle onde da barriere frangiflutti.
  • Playa La Arenita, altra spiaggia nera protetta da frangiflutti, all’inizio della passeggiata di Avenida Maritima
  • Playa de Olegario, spiaggia piccola di sabbia e ciottolii, ideale per prendere il sole a pochi passi dal centro di Candelaria. Ci sono i bagnini e vicino si può mangiare il pesce freschissimo della Cofradia de Pescadores
  • Playa del Pozo, spiaggetta di ciottoli e sabbia nera, vicino al molo dei pescatori. Le onde sono piuttosto forti nella costa antistante Candelaria ma questa spiaggetta è protetta dalla struttura del piccolo porto
  • Playa del alcalde, è una piccola spiaggia di forma semicircolare con scogli alle due estremità proprio di fronte al Municipio di Candelaria e al parcheggio a pagamento
  • Playa Candelaria, la spiaggia sotto la Basilica, di sabbia nera, è una delle spiagge più frequentate della cittadina nonostante sia una spiaggia molto stretta
  • Playa La Viuda, nel quartiere suburbano con lo stesso nome, è una spiaggia tranquilla di sabbia nera, con un parcheggio nelle vicinanze. E’ frequentata principalmente dai residenti nella zona e non dai turisti. Non essendo protetta da frangiflutti, bisogna fare molta attenzione se non si è bravi nuotatori perché le correnti qui sono forti. 
  • Playa del Socorro, la prima parte, quella più vicino al paesino, è adatta alle famiglie perché offre acque basse e tranquille mentre la seconda parte è frequentata dai surfisti per via delle onde
playa del socorro candelaria tenerife

Dintorni di Candelaria

A pochi chilometri da Candelaria si trova Güímar, una delle cittadine più antiche dell’isola. Ancora prima della conquista spagnola, il regno di Güímar (di cui faceva parte anche Candelaria) era uno dei più grandi e importanti fra i Guanches.

Dopo la conquista dell’isola da parte degli spagnoli, divenne fondamentale per la produzione della canna da zucchero. I mulini che macinavano le canne da zucchero furono il primo esempio di produzione industriale sulle isole. La presenza dei mulini nella Valle di Güímar rimase una costante del paesaggio fino a tempi recenti. Furono mercanti italiani a scoprire la redditività del commercio della canna da zucchero.

Oggi che il commercio della canna da zucchero non è più florido come un tempo, Güímar ha trovato nel turismo nuova fama. Sono state riportate alla luce nel 1990, una serie di piramidi a gradoni non lontane dal centro storico di Güímar  che hanno riportato in auge le teorie sulle misteriose origini dei guanches e sui possibili contatti di questo antico popolo con gli egizi e con le popolazioni precolombiane del sudamerica. 

Sostenitore di questa tesi di antichi contatti con Egizi e popolazioni precolombiane fu l’esploratore norvegese Thor Heyerdahl, che si recò a Güímar nel luglio del 1990 per vedere le piramidi appena ritrovate.

Nel 1970 l’esploratore norvegese aveva dimostrato, con la sua spedizione Ra II, che era tecnicamente possibile raggiungere con le imbarcazioni di giunchi e papiri degli egizi le isole del Centro America (arrivò alle Barbados partendo dal Marocco) e quindi le somiglianze culturali fra le popolazioni del nord Africa e quelle precolombiane poteva essere giustificato da antichi viaggi fra Vecchio e Nuovo mondo delle popolazioni antiche.

Il ritrovamento di piramidi a gradoni proprio alle Canarie, meta obbligatoria in un ipotetico viaggio dall’Egitto al Nuovo Mondo, sembrava rafforzare le sue teorie.

Si stabilì a vivere proprio a Güímar nel 1994 e proseguì i suoi studi sulle piramidi, continuando a sostenere che non potevano essere un cumulo casuale di pietra a fini agricoli (la tesi prevalente in ambito universitario) ma che dovevano essere state costruite come templi per adorare il sole.

Non riuscì mai a documentare con ritrovamenti databili l’età delle piramidi e chi le costruì, però grazie a lui un altro norvegese, Fred Olsen, magnate che aveva fatto fortuna con i trasporti marittimi, si interessò alle piramidi e finanziò la creazione di un museo per salvaguardarle.

Oggi all’interno del parco etnologico delle Piramidi di Güímar ci sono due padiglioni dedicati a Thor Heyerdahl e si può ammirare la riproduzione a grandezza reale della sua imbarcazione Ra II con cui navigò dal Marocco alle Barbados.

Per vedere le piramidi Tenerife con guida italiana potete prenotare tramite Get Your Guide cliccando QUI.

Le piramidi si trovano poco distanti dal centro storico di Güímar, dove si possono ammirare il palazzo del comune, costruito nel 1649 come convento domenicano come la vicina chiesa di Santo Domingo, che era l’antica cappella del convento, e la chiesa di San Pedro, costruita su quella che era la Ermita del Tanque nel ‘600.

Nella piazza antistante la chiesa di San Pedro, la domenica si svolge il mercatino degli agricoltori, che vendono prodotti locali fra cui il famoso formaggio di capra.

A poca distanza dal centro si trova anche la Cueva de Chinguaro, l’antico sistema di grotte dove vivevamo i Menceyes di Güímar e dove era inizialmente custodita la Madonna della Candelaria. In completo abbandono per secoli, il sito è stato riscoperto negli anni ’90. È stato riconosciuto Bene di Interesse Culturale nel 1993. Pochi anni dopo è iniziata la costruzione di una chiesetta inaugurata nel 2007.

A pochi chilometri Güímar, sul mare, si trova quello che fu il porto Güímar, da cui partivano le navi che commerciavano i prodotti agricoli della Valle di Güímar, soprattutto vino e canna da zucchero e le navi passeggeri che permettevano di raggiungere Santa Cruz in modo più veloce rispetto a percorrere gli antichi cammini reali.

Il puertito de Güímar (nome ufficiale del porto Güímar) è stato ed è tuttora un paesino di pescatori, anche se oggi i turisti sono parte integrante del paesaggio visto che si trovano qui le spiagge migliori della zona. 

Dal puertito de Güímar parte il sentiero che porta alla zona protetta del Malpais, una riserva naturale suggestiva con il suo paesaggio vulcanico ed arido, con le colate laviche che arrivano fino al mare e i pochi arbusti che riescono a crescere in una zona dove difficilmente piove ed il vento alisio soffia forte. Un sentiero circolare che parte dal Puertito de Güímar e torna qui permette di visitare la zona protetta.

Poco dopo Candelaria inizia una delle strade che salgono al Teide, la TF-523, una delle strade più amate da ciclisti e motociclisti per le curve che si susseguono frequenti, le forti pendenze e i paesaggi mozzafiato. La TF-523 passa accanto ad Arafo, uno dei paesini più incantevoli e meno conosciuti dell’isola. 

Le strette stradine del centro seguono le forti pendenze del terreno, per questo si ha l’impressione allontanandosi dalla piazza centrale che Arafo sia un paesino che si si è sviluppato urbanisticamente in modo disordinato, 

Nella piazza centrale di Arafo si trova la Chiesa di San Giovanni Decapitato dove è conservata la statua di Maria Ausiliatrice, una riproduzione di quella che si trova nell’omonima chiesa di Torino, portata qui a inizio ‘900 dai Salesiani. Nel 1982 la Madonna Ausiliatrice, è stata dichiarata Sindaco onorario e perpetuo e co-patrona di Arafo.

Vicino alla piazza principale di Arafo si può ammirare uno splendido esempio di architettura canaria in quella che è la Casona Segundino Delgado, dove abitò per un tempo il giornalista considerato il padre del nazionalismo canario. Oggi la Casa Museo Delgado ospita gli eventi culturali della biblioteca di Arafo, che dovrebbe essere trasferita all’interno dei suoi locali.

Foto di Güímar
byi Marina

Foto di Arafo - Candelaria tenerife
byi Marina

Puertito de Güímar (conosciuto anche come Porto Güímar)
byi Marina

Dove mangiare a Candelaria

Se si vuole mangiare pesce a Candelaria, il posto adatto è la Cofradia de Pescadores a pochi passi dal molo peschiero. Pesce freschissimo e porzioni abbondanti. Una buona occasione anche per assaggiare le papas arrugadas con mojos, uno dei piatti tipici delle Canarie.

Altro ristorante di pesce molto apprezzato dai locali è la Darsena, dove si può provare oltre al pesce fresco anche l’arroz amarillo, altro piatto tipico della Canarie.

Se avete voglia di fritto, un’ottima scelta è la Freiduria la Mar, a pochi passi dalla Basilica. Pesce fritto di ottima qualità, un pezzettino di Andalusia in terra canaria.

Sempre vicino alla Basilica, per provare i piatti tipici delle Canarie è consigliato il Guachinche la Basilica, che ha una terrazza con vista spettacolare. 

Altro ristorante tipico canario, un po’ fuori Candelaria, è la Casona del Vino.

Se non potete rinunciare alla colazione italiana, alla fine della passeggiata marittima trovare Duci, pasticceria italiana con una buona scelta di dolci e salati.

duci candelaria tenerife

Per chi soffre di intolleranza al glutine, un posto consigliato è la Taberna Giron che usa solo farine senza glutine. La Taberna Giron offre anche opzioni di piatti per i vegani. 

Una cucina diversa ma non per questo meno gustosa è quella asturiana del ristorante Fogón Cho Edu appena fuori Candelaria, sulla strada che va verso Arafo.

Dove alloggiare nel pressi di Candelaria Tenerife

Oltre alle case private affittate tramite i soliti portali, fra cui da segnalare la Casita de Estrella y Donde brilla el Sol, a Candelaria si trova un hotel 4 stelle.

Questo hotel è dotato di una propria piscina interna e proprio di fronte si trova una delle spiaggette di sabbia nera di Candelaria, la playa de Las Caletas.

Nella parte alta di Candelaria, vicino a Las Caletillas e al centro commerciale di Punta Larga, si trova Villa La Perla, che offre sistemazioni dotate di patio o balcone. Un barbecue e delle biciclette sono messi a disposizione degli ospiti.

Nella zona fra Candelaria, Güímar ed Arafo si trovano diversi Hotel rural (agriturismo), tra cui Finca Salamanca. Location da sogno, piscina all’aperto e cucina fusion. Altamente consigliata!

Quando visitare Candelaria Tenerife

Siete indecisi su quando visitare Candelaria Tenerife? Il tempo è bello tutto l’anno, quindi non c’è da preoccuparsi!

Solitamente, i mesi più caldi sono da Luglio ad Ottobre ed i mesi più secchi da Gennaio a Settembre.

Se stai cercando un periodo con una minore affluenza turistica, i mesi da Gennaio a Luglio sono adatti a vacanze meno affollate, mentre il mese di Novembre è spesso preso di mira dal turismo di massa.

Anche i mesi di Agosto, Ottobre e Dicembre solitamente sono affollati da turisti.

Da inizio anno fino alla primavera, il clima è temperato, ed offre una fuga ideale dai mesi invernali italiani.

Da metà primavera fino a Luglio, il clima è ideale, con temperature che oscillano attorno ai 25°C e piogge leggermente più frequenti, ma mai fastidiose!

Ottimo anche il mese di Agosto, con temperature attorno ai 28°C.

Tra Settembre e Novembre il clima è caldo. Le temperature variano attorno i 28°C .

Mese     Max/Min(°C)     Pioggia
Gennaio     22° / 15°     1 giorno
Febbraio     22° / 15°     1 giorno
Marzo        23° / 16°     1 giorno
Aprile         23° / 16°     1 giorno
Maggio     24° / 17°     0 giorni
Giugno      26° / 19°     0 giorni
Luglio        28° / 20°     0 giorni
Agosto      29° / 21°     0 giorni
Settembre  28° / 21°     0 giorni
Ottobre       27° / 20°     1 giorno
Novembre  25° / 18°     1 giorno
Dicembre   23° / 17°.    2 giorni

CONCLUSIONI

Una visita a Candelaria Tenerife è una piacevole diversione dalle aree più turistiche dell’isola. Sicuramente provare l’emozione di camminare a piedi scalzi su spiagge nere è un’esperienza da fare.

Inoltre esplorare la storia e la tradizione di questo luogo può aiutare a comprendere l’isola in maniera più approfondita, mangiare cibi tradizionali, mischiarsi con le persone del luogo può veramente svoltare la vostra percezione di Tenerife.

Stai programmando di visitare Candelaria o l’hai visitata in passato? Lasciaci un commento qui sotto!

Marina

Ciao, sono Marina e sono originaria di Torino, in Italia. Ho una laurea in economia e ho insegnato contabilità per diversi anni. Grazie al lavoro di mio marito, ho avuto l’opportunità di viaggiare in Europa per un po’ prima di stabilirmi in Spagna otto anni fa. Mi piace esplorare nuovi posti e conoscere nuove culture, ma mi sento a casa qui in Spagna.

Marina
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